Combatté per 30 anni nelle file dell'esercito (1911-1941) in diverse guerre: nelle due guerre mondiali, nella guerra italo-turca (1911-12), nella guerra della riconquista della Libia (1919-31), nella guerra d'Etiopia (1935-36), dove si distinse brillantemente nella conquista della città etiopica di Neghelli e nella guerra civile spagnola (1936-1939) dove comandò la Divisione d'Assalto Littorio dove fu decorato con medaglia d'oro «Ufficiale Generale di alte qualità militari, combattente della guerra italo turca, della grande guerra e di quella per l'impero, dove già aveva sparso il suo sangue generoso, ha dato in terra di Spagna nuova prova del suo eccezionale valore. Alla testa di una divisione volontari nella quale aveva trasfuso il suo entusiasmo e la sua certezza del successo, sempre primo e sempre presente ove fosse una resistenza, più delle altre tenace, da superare; comandante accorto e sereno e ad un tempo combattente audace fra gli audaci, attraverso dieci giorni di continui e violenti combattimenti, cui partecipava come fante in prima linea, conduceva le sue truppe alla vittoria. Santander, 14-26 agosto 1937.» di barba fluente, i corrispondenti di guerra lo soprannominarono "barba elettrica", per il grande coraggio che dimostrava in battaglia. Iniziò con il grado di sottotenente sino a giungere al grado di generale di corpo d'armata; fu decorato di una Medaglia d'Oro al Valor Militare nella guerra civile spagnola (battaglia di Santander, 1937), di due medaglie d'argento al V.M., di una medaglia di bronzo al V.M e di una promozione sul campo per meriti di guerra.