Raro ed interessante berretto italiano della grande guerra mod 909 da ufficiale del 1 RGT artiglieria da costa cod rtcst1
Raro ed interessante copricapo italiano della grande guerra, si tratta di un mod 909 appartenuto ad un ufficiale col grado di tenente del 1 RGT artiglieria da costa.Con l'Ordinamento del 14 dicembre 1914 la specialità artiglieria da costa comprendeva: tre reggimenti artiglieria da costa e due reggimenti artiglieria da costa e fortezza, che erano distinti dai cinque reggimenti artiglieria da fortezza. All'atto della mobilitazione per la Prima guerra mondiale anche questi reggimenti costituirono nuovi reparti di milizia mobile e di milizia territoriale. All'inizio della guerra l'artiglieria da costa non subì modificazioni: le piazzeforti marittime conservarono il loro armamento; ma quando la situazione politico-militare consentì il disarmo di alcune opere, il materiale d'artiglieria fu in parte trasformato e utilizzato nelle operazioni campali. Nel corso della guerra i materiali d'artiglieria da costa più moderni erano: i cannoni da 381/40 e da 305/50, l'obice da 305/17 ed il cannone da 152/50. Questa artiglieria, dati i calibri, cominciò ad essere definita “pesante” – termine entrato ufficialmente nell'Ordinamento negli anni venti. Fino all'avvento dei trattori per il traino meccanico (FIAT e Pavesi Tolotti) praticamente l'artiglieria pesante non poteva essere spostata, tranne che utilizzando (in casi particolari) grossi traini con un numero rilevante di quadrupedi.Nella Prima guerra mondiale l'insieme dell'artiglieria pesante costituì il "parco d'assedio", comprendente: cannoni da 149A, obici da 210, mortai da 210, cannoni da 149G, obici da 280A e 280G tolti dalle piazze costiere. Nel maggio 1916 le batterie d'assedio erano 475 e crebbero fino a divenire 750 alla vigilia del ripiegamento dell'ottobre 1917 (battaglia di Caporetto) e divennero 890 nell'ottobre 1918, per un totale di circa 3.700 bocche da fuoco di vari calibri. Le più “moderne” installazioni d'artiglieria pesante furono: i mortai da 260 e da 210 su affusto a deformazione e gli obici da 305/17 e da 280. Da ricordare che l'Ansaldo di Genova aveva studiato un "cannonissimo" da 200/100 che avrebbe dovuto raggiungere una gittata di 140 km. Il progetto non si realizzò per la fine delle ostilità. Terminata la Grande guerra si ritornò alla netta separazione delle due specialità di artiglieria da costa e artiglieria da fortezza. Tornando al berretto si presenta un po vissuto ma tutto montato all'origine e con bellissima patina del tempo del resto i cento anni ci sono tutti !!!