Splendido giubbetto antischegge americano m69 guerra del vietnam in buonissime condizioni generali e completissimo.Il "Body Armor Vest M69" rappresentava l'ultima evoluzione dei sistemi di protezione individuali messi a punto dall'US Army a partire dalla guerra di Corea e culminati nella messa a punto dell'"Armor, Body, Fragmentation, Protective Torso, M1952A" anch'esso impiegato in Vietnam nelle fasi iniziali del conflitto. Sia l'"M52" e l'"M69" erano concepiti per assicurare un certo livello di protezione delle aree vitali del corpo contro le schegge e i frammenti di granata (ma non contro i proiettili delle armi leggere) ed erano fabbricati partendo da una serie di strati di fibra di nylon balistico "sigillati" all'interno di un involucro vinilico a sua volta racchiuso in una fodera esterna in nylon "Olive Green OG-106". L'"Armor Vest M69" era costituito da 12 strati di nylon balistico nella zona frontale, 10 in quella dorsale (rinforzati da altri due strati nell'area spinale) e da 6 strati in quella del collo.
Rispetto al modello "M52", l'"M69" presentava alcuni miglioramenti il più evidente dei quali era costituito dall'introduzione di un colletto a 3/4 atto ad assicurare una maggiore protezione nella zona del collo e della nuca. Il peso totale del giubbetto era di circa 4,5 Kg e il costo di produzione ammontava a 35 dollari dell'epoca. Per quanto la data di adozione ufficiale dell'"Armor Vest M69" risalisse al 1962 (secondo altre fonti al 1965), la sua distribuzione tra le truppe in Vietnam non avvenne prima del 1968. L'"M69" fu fabbricato in due varianti principali (conosciute come "serie 823" e "serie 122") differenti tra loro principalmente per il sistema di chiusura centrale (cerniera a lampo+automatici nel primo caso, integralmente in Velcro nella variante posteriore): quest'ultima venne fabbricata anche in una serie di misure x-small per meglio adattarsi alla piccola taglia dei soldati sud-vietnamiti. A partire dal 1969 il giubbetto venne dotato di un inserto interno di rinforzo in materiale plastico allo scopo d'irrigidire maggiormente l'insieme. Per quanto il giubbetto "M69" fornisse un discreto livello di protezione individuale, la sua fabbricazione non era scevra di difetti: il problema principale era costituito sicuramente dal suo peso eccessivo che lo rendeva estremamente scomodo da indossare specialmente nel clima caldo-umido del Vietnam; la fodera esterna in nylon tendeva a strapparsi o a rompersi facilmente, soprattutto durante la marcia in aree a fitta vegetazione, impedendo inoltre una sufficiente traspirazione del corpo, mentre la particolare configurazione del colletto interferiva con la falda posteriore dell'elmetto quando il soldato si trovava in posizione prona. Proprio per questa serie di motivi, il giubbetto anti-schegge "M69" venne usato prevalentemente dalle truppe di terra impiegate in ruoli difensivi statici, dal personale dei mezzi blindati e corazzati nonchè dagli equipaggi delle motovedette fluviali, ovverossia in tutte quelle situazioni in cui il suo impiego non comportava un eccessivo sforzo fisico da parte di chi lo indossava.